E poi anche il titolo così secco, così rude... un po' come il libro.
Finalista al premio strega, secondo se non sbaglio, ho deciso che sarebbe stato bello averlo nella mia collezione. E devo dire che mi ha stupito. Ho letto molti commenti su Anobii, e devo dire che sono alquanto altalenanti. O ti piace o non ti piace, non c'è via di mezzo. Perchè?
Perchè parla dell'Italia di oggi, ma non dell'Italia delle grandi città, ma di quella della piccola periferia dove tutti ti conoscono e tu conosci tutti, dove il mondo è ancora quello di una volta. E cosa succede ai giovani che vivono lì? Si lasciano trascinare o remano con tutte le loro forze per costruirsi una vita migliore, una vita che decidi tu come deve essere.
In questo contesto nasce l'amicizia tra due ragazze che, come spesso vediamo, vogliono crescere in fretta, vogliono essere adulte a 14 anni. Ed è così che provocano i loro amici, ma anche adulti sconosciuti, con vestiti succinti e mosse sensuali da inesperte ma per questo ancora più efficaci. E' per questo che il libro o merita una stella o ne merita cinque. O hai il coraggio di vedere come stanno i fatti o non ce l'hai. E non è una questione di morbosità, come ho letto in vari commenti, perchè esistono libri anche peggiori e molto più famosi, è leggere un mondo che sembra così surreale e rendersi conto che è la realtà- ma purtroppo non come uno se la aspetta. Il libro te la presenta lì nuda e cruda senza che tu possa ribellarti, non ti risparmia nulla. Ti spiazza.
Magari io esagero, probabile, ma per me è stato questo.
Buona Lettura!
Bella recensione, non ho avuto ancora l'occasione di rubarti questo libro, ma dopo aver letto questa tua esposizione direi che è ora di metterlo in coda. Complimenti!
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