03/03/15

La strada || Cormac McCarthy

Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un'apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c'è storia e non c'è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio. Ricorda la moglie (che decise di suicidarsi piuttosto che cadere vittima degli orrori successivi all'olocausto nucleare) e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra. Tutti i loro averi sono nel carrello, il cibo è poco e devono periodicamente avventurarsi tra le macerie a cercare qualcosa da mangiare. Visitano la casa d'infanzia del padre ed esplorano un supermarket abbandonato in cui il figlio beve per la prima volta un lattina di cola. Quando incrociano una carovana di predoni l'uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino. Dopo molte tribolazioni arrivano al mare; ma è ormai una distesa d'acqua grigia, senza neppure l'odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite. Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile...


Ci sono dei libri che ti lasciano la netta sensazione di aver guardato un film Si, 
di questo libro esiste il film ma non l'ho mai visto e questo è uno di questi.
Un film in bianco e nero, dove solo nei flashback ci sono accenni di colore.
 Il cielo da grigio passa al celeste così nostalgico, un celeste sbiadito però perchè chi se lo ricorda più di che colore era...Quel caldo tepore sulla pelle che in questo viaggio infinito verso la sopravvivenza è solo un ricordo lontano.
Un padre, un figlio, un carrello della spesa e una strada infinita. Nel libro non vengono mai menzionati i loro nomi come a testimoniare che la catastrofe gli ha portato via tutto, persino quelli.
Un romanzo inno alla forza di volontà, alla sopravvivenza, al coraggio, all'essere genitori.
L'amore per il figlio e la pura ingenuità di quest'ultimo spingono l'uomo a fare di tutto per preservarlo così, a fingere che ci sia speranza anche nei momenti più bui, a mostrarsi coraggioso e sicuro di sé quando in realtà vorrebbe solo lasciarsi andare.

“… ma ancora una volta si ripeté quello che già si era detto in precedenza. Che la fortuna poteva anche non essere tale. Erano poche le notti in cui, sdraiato nel buio, non provava invidia per i morti.” 

Un libro che ti coinvolge, ti angoscia, a volte ti terrorizza e ti fa pensare. Da leggere assolutamente per riflettere su cosa è capace di fare l'uomo, fino a che punto si è disposti a spingersi per amore e per continuare ad affermare la propria identità.

Buona lettura!^^
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