Ci sono dei libri che ti lasciano la netta sensazione di aver guardato un film Si,
di questo libro esiste il film ma non l'ho mai visto e questo è uno di questi.
Un film in bianco e nero, dove solo nei flashback ci sono accenni di colore.
Il cielo da grigio passa al celeste così nostalgico, un celeste sbiadito però perchè chi se lo ricorda più di che colore era...Quel caldo tepore sulla pelle che in questo viaggio infinito verso la sopravvivenza è solo un ricordo lontano.
Un padre, un figlio, un carrello della spesa e una strada infinita. Nel libro non vengono mai menzionati i loro nomi come a testimoniare che la catastrofe gli ha portato via tutto, persino quelli.
Un romanzo inno alla forza di volontà, alla sopravvivenza, al coraggio, all'essere genitori.
L'amore per il figlio e la pura ingenuità di quest'ultimo spingono l'uomo a fare di tutto per preservarlo così, a fingere che ci sia speranza anche nei momenti più bui, a mostrarsi coraggioso e sicuro di sé quando in realtà vorrebbe solo lasciarsi andare.
“… ma ancora una volta si ripeté quello che già si era detto in precedenza. Che la fortuna poteva anche non essere tale. Erano poche le notti in cui, sdraiato nel buio, non provava invidia per i morti.”
Un libro che ti coinvolge, ti angoscia, a volte ti terrorizza e ti fa pensare. Da leggere assolutamente per riflettere su cosa è capace di fare l'uomo, fino a che punto si è disposti a spingersi per amore e per continuare ad affermare la propria identità.
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